Un attimo di beatitudine

Un attimo di beatitudine all'Agriturismo Pian della Castagna

Un attimo di beatitudine

Un attimo di beatitudine. Il sole è ancora caldo, la luce illumina i monti davanti a me e sfuma la nebbiolina delle valli che si aprono verso la pianura.
I cavalli si godono il sole brucando l’erba tenera che sta rispuntando. A loro non manca niente: pancia piena, acqua fresca, sole, assenza di mosche e pace. I gatti hanno adottato scelte strategiche per caricarsi del caldo trattenuto dai muri e dalle pietre su cui si sono spalmati. Wally, il mio cagnolone, si è fatto un osso di stinco e viene a ringraziarmi strofinando il suo testone contro le mie ginocchia. Winny, la cagnolina, è temporaneamente assente. Sarà andata a inseguire gli odori della selvaggina di cui il bosco è carico ma tra poco tornerà.
Ho voluto descrivere questo ambiente paradisiaco e sopratutto il comportamento degli animali per riflettere sulla condizione umana paragonando la nostra alla loro.
Natura e Umanità’ a confronto.
Gli animali di cui ho parlato hanno tutto quello che a loro serve. L’essenziale.
Non conoscono il superfluo.
Non ne sentono il bisogno.
Noi, uomini e donne, al contrario viviamo per lo più (salvo qualche rara eccezione) nella insoddisfazione. Abbiamo l’essenziale e cerchiamo il superfluo.
Premesso che mi sto rivolgendo a coloro che hanno la pancia piena e sono in salute, ovvero non hanno bisogni primari da soddisfare, costoro, se sono insoddisfatti e impauriti, che cosa cercano e sopratutto, perché?
Suggerisco loro quello che io ho fatto quasi 10 anni fa, ovvero una grossa operazione di pulizia della mia vita, tuttora in corso.
Primo: eliminazione del superfluo
Secondo: taglio dei rami secchi
Terzo: farsi delle domande.
I primi due passi sono più semplici perché riguardano cose concrete.
Il terzo presenta più difficoltà perché presuppone una consapevolezza notevole.
Limitiamoci quindi a quello che sentiamo.
Sono contento delle mie scelte di vita?
Sono contento dei miei rapporti affettivi?
Affronto la vita con amore o con rabbia ?
Sono in pace con me stesso o sono tormentato?
Vivo di sensi di colpa?
Conosco lo scopo della mia vita?
Conosco le mie ferite?
Sono nella corrente o nuoto contro?
Riesco a vivere i miei sentimenti?
Sono sincero con me stesso e con gli altri?
Quali sono le mie paure?…
Finisco qui solo per motivi di spazio e di tempo, ma ognuno può personalizzare questo elenco mettendoci del suo.
I cavalli i cani i gatti di cui parlavo prima (e in particolare Wally che compare nella foto) non si pongono nessuna di queste domande e si godono la vita così come e’.
Noi, poveri esseri umani dotati del bene dell’intelletto, per riuscire a goderci la vita esattamente come loro, e tornare al loro punto di partenza, dobbiamo trovare le risposte alle domande che ho posto e chissà a quante altre…
Se penso che l’incarnazione che vivo l’ha scelta la mia Anima, non me la posso prendere con nessuno …

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